Essere mamme durante la malattia: un messaggio di forza e speranza.
C’è una forza che non si può spiegare con la logica. Una determinazione che nasce nei momenti più duri, quando tutto sembra crollare. È la forza delle mamme.
In occasione della Festa della Mamma, vogliamo dedicare un pensiero speciale a tutte le donne che stanno affrontando un percorso oncologico: a chi è già madre, a chi lo sogna ancora, a chi lotta non solo per sé stessa, ma anche per i propri figli. A chi si guarda allo specchio dopo la caduta dei capelli e si chiede: “Cosa penseranno i miei bambini?”
Quando la malattia incontra la maternità
Essere madre mentre si affronta un tumore significa convivere con una doppia responsabilità: quella per la propria salute e quella, profondissima, per la serenità dei propri figli. Le domande, i dubbi, le paure si moltiplicano: “Sarò abbastanza forte?”, “Come spiegherò tutto questo ai miei figli?”, “Mi riconosceranno ancora se il mio volto cambia?”
Eppure, proprio da quegli occhi innocenti, spesso arriva la spinta più potente. Quella che fa alzare dal letto nei giorni più pesanti. Quella che fa dire: “Ce la farò anche questa volta”.
Ci sono poi le donne che temono di non poter diventare madri. Ma oggi la medicina offre scenari nuovi: i percorsi oncologici integrati considerano sempre più spesso anche il futuro della fertilità, grazie alla collaborazione tra oncologi, ginecologi e centri specializzati.
Un progetto di vicinanza reale
Il nostro gruppo Tricologia Oncologica è nato proprio con questo spirito: unire medicina, ricerca, estetica e relazione umana. Non promettiamo miracoli, ma ci impegniamo ogni giorno a rendere il percorso più umano, più tollerabile, più rispettoso di ciò che una donna è, anche durante la malattia.
A tutte le mamme
A te che stai affrontando la battaglia più difficile e continui a sorridere per i tuoi figli.
A te che lotti per guarire, ma ogni tanto hai paura di non farcela.
A te che sogni di diventare madre, nonostante la diagnosi.
A te che hai perso i capelli, ma non la tua identità.
A tutte voi, oggi diciamo: non siete sole.
La medicina avanza. La scienza ascolta. La bellezza resiste. E l’amore, quello per un figlio o per la vita che ancora ti attende, è la medicina più potente che ci sia.